Senza senso di colpa!

05.02.2025
Andare al cinema o a fare l'aperitivo con le amiche, concedersi uno spettacolo di teatro ogni tanto, fare un corso di arrampicata alla sera, lasciando che sia il papà a seguire tutta la routine fino alla nanna.

Fin qui ci siamo, rientra tra le attività "concesse" ad una mamma.

Ma partire da sole per un lungo fine settimana, quando tuo figlio ha da poco compiuto 5 anni e per la prima volta da quando è nato, questo è davvero un evento importante.
Viverlo con leggerezza direi che è troppo, ma tendere ad un pensiero simile è auspicabile.
Non stiamo lasciando i nostri figli in mezzo alla strada o con sconosciuti, giusto?
Nella testa però frullano mille pensieri e di solito non sono mai a favore di una madre: 《avrò fatto bene a prenotare un volo solo per me e la mia amica?》, 《non sarò egoista?》, 《ce la faranno senza di me?》, fino al più drammatico《e se mi succede qualcosa in viaggio?》.


Come scacciare il senso di colpa?


La differenza tra lasciare spazio al senso di colpa e rendere l'esperienza costruttiva e positiva per tutta la famiglia, sta nel giocare d'anticipo e non lasciare nulla al caso.

Di solito giocare di anticipo è sempre una scelta vincente e così, come una buona scacchista, ho affrontato la malinconia di mio figlio prima che arrivasse.


Prima di partire abbiamo preparato insieme dei bigliettini sui quali ho stampato con il rossetto tanti miei baci.


Lui con cura li ha prima tagliati e piegati uno ad uno, poi infilati un una scatola di latta.


Gli amanti della letteratura per l'infanzia avranno riconosciuto l'albo illustrato al quale mi sono ispirata, "Zeb e la scorta di baci"....immancabile nelle librerie di chi deve affrontare il distacco, che sia breve come i primi giorni di scuola, o lungo come un fine settimana senza la mamma o il papà

Prima del fatidico grande giorno abbiamo inoltre preparato una sorta di calendario dell'avvento da incollare sul suo diario: gli ultimi 5 giorni prima del mio rientro da Praga, le attività previste con il papà e gli amici.

 

In questo modo abbiamo potuto iniziare insieme, incollando il numero del giorno sulla pagina corrispondente. 

Poi la fantasia di Alessandro ha preso il sopravvento, scegliendo di iniziare ad incollare i baci nonostante io non fossi ancora partita. 

Avere davanti agli occhi un inizio ed una fine, partecipare al viaggio attivamente incollando, disegnando e colorando, modera e contiene l'ansia del distacco e fa sentire più sicuro un bambino che per la prima volta vive un allontanamento così importante.

Il giorno della partenza è così arrivato.

Ho vissuto a Praga tre giorni di spensieratezza, consapevole di riportare a casa parte della bellezza di una capitale magica.


Alessandro ha vissuto tre giorni a casa di spensieratezza, consapevole di poter attingere baci al bisogno e senza alcun dubbio sul fatto che fare una cosa che si desidera per essere felici, rende felice tutta la famiglia.  


5...4...3...2...1...0. Casa.




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