Raggiungere la vetta è davvero così importante?

09.01.2025
A volte sentiamo il bisogno di fermarci per poi balzare in avanti.
Prendere fiato, concentrare tutte le energie, prima di riniziare con qualcosa di nuovo o con le stesse attività ma con uno spirito differente.

È quello che mi è successo con la scrittura del blog.  
 
Lo STOP è stato determinato dall'acquisto di una casa, da una ristrutturazione importante e da un nuovo lavoro.

La casa ci contiene, protegge e cura e per molto tempo è come se mi fosse mancata quella pelle che fa da scudo protettivo, che fa sentire al sicuro.
Ora che mi è ricresciuto quel fondamentale strato di epidermide, torno più carica che mai e torno scusandomi con chi mi segue: avrei dovuto avvisare e non l'ho fatto.
Avrei potuto spendere due parole per salutarvi e dirvi che sarei tornata...e non l'ho fatto.  
 
Non l'ho fatto perché ero completamente immersa in un progetto grande almeno quanto quello di dare alla luce e crescere un figlio.

Così come non sono stata perfetta nel gestire il mio blog, così non lo sono stata nel gestire fornitori ed operai, architetti, idraulici e muratori, così non sono perfetta nel crescere un essere che dipende da me.


Questo è un elogio dell'imperfezione e da qui vorrei ripartire, dal mio essere madre e compagna imperfette. 

Amica e figlia imperfette.
Collega e dipendente imperfette.
Datrice di lavoro e casalinga imperfette.

Professionista imperfetta.


In nessuna delle attività che svolgo riesco ad essere perfetta, ma in ogni progetto che inizio e provo a portare a termine ci metto l'anima e la voglia di dare il meglio che posso.

Fatiche ed errori sempre dietro l'angolo, ovviamente! 


L'unico modo che conosco è formarmi per cercare di migliorare ed è per questo che ho deciso di farmi un regalo che sia di buon auspicio per il Nuovo Anno: un corso di arrampicata che mi sta già insegnando tanto.

Ho imparato che per raggiungere la vetta ci vogliono concentrazione e consapevolezza e che queste due non hanno ragion d'essere senza una buona conoscenza del proprio corpo ed un legame forte con il proprio istinto.


Spero di imparare a dare il massimo, a convivere serenamente con le mie imperfezioni ed errori, a fidarmi dell'altro e ad essere un'affidabile compagna di viaggio. 

So che non sempre la raggiungerò la fatidica vetta, ma ci proverò (oh se ci proverò!) e se non dovessi riuscire sarà solo "per ora" o per la consapevolezza di aver scelto un percorso che non è nelle mie corde.

 

Ed andrà bene cosi, andra bene comunque, perché
fermarsi non è una sconfitta ma l'accettazione di quello che siamo e che riusciamo a raggiungere in un dato momento.
Questo è cio che vorrei insegnare a mio figlio in primis ed a tutti i bambini che incontro quotidianamente e che osservano con grande attenzione chi sono e come mi comporto.


Buon Nuovo Anno e buone arrampicate e conquiste a tutti voi!



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